Bonus lavoratori dipendenti 2023: ecco cosa cambia da luglio

Il cosiddetto Bonus lavoratori dipendenti 2023 partirà dal prossimo mese ed è rivolto sia ai dipendenti del settore pubblico che del settore privato. Vediamone i dettagli stabiliti dal Decreto Lavoro 2023.

Diritto-del-lavoro

Dal primo luglio 2023 verrà definitivamente introdotto il bonus lavoratori dipendenti 2023. Si tratta di una riduzione sulla quota dei contributi previdenziali per IVS, ovvero:

  • L’invalidità
  • La vecchiaia
  • I superstiti

Il bonus lavoratori dipendenti 2023 che verrà introdotto dal primo luglio è dunque un esonero contributivo rafforzato, introdotto con il taglio al cuneo fiscale che è stato deciso con il Decreto Lavoro 2023 e del quale l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) ha parlato nel dettaglio dando istruzioni precise che si possono trovare al presente link.

Il bonus lavoratori dipendenti 2023, che si ripete essere una riduzione sulla quota dei contributi previdenziali per IVS, sarà disponibile dal primo luglio 2023 fino al 31 dicembre 2023. Vediamo chi ne ha diritto e il valore della riduzione.

Bonus lavoratori dipendenti 2023: a chi spetta, valore

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L’esonero contributivo rafforzato introdotto grazie al taglio del cuneo fiscale che è stato stabilito dal Decreto Lavoro 2023 e che prende il nome di “Bonus lavoratori dipendenti 2023” è indirizzato a tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati e anche a chi ha rapporti di apprendistato.

Il bonus partirà dal primo luglio 2023 fino al 31 dicembre 2023 e prevede la riduzione sulla quota dei contributi previdenziali IVS uguale al 6% dei contributi IVS a carico dei lavoratori, ma solo se vengono rispettati i limiti retributivi del mese che nel caso dei 6 punti percentuali è di 2.692 euro. Invece il limite mensile è fissato a 1.923 euro ai fini della riduzione del 7%.

Con il taglio del 7 per cento del cuneo fiscale previsto dal Decreto Lavoro 2023, gli importi in busta paga aumenteranno dunque di quasi 45 euro per per gli stipendi fino ai 10.000 euro lordi all’anno, 67,38 per chi guadagna fino a 15mila euro ogni anno, circa 77 euro per chi invece riceve 20mila euro lordi annui e 96,03 per chi riceve uno stipendio di 25mila euro ogni anno.

Invece, se si prende in considerazione il taglio del 6 per cento, allora per chi guadagna 30mila lordi all’anno e 35mila lordi all’anno vi sarà un aumento, rispettivamente, di 90,49 euro e 98,56 euro.