Bonus edilizi, ok alla ripartizione dei crediti: cosa cambia da domani

01/05/2023

La ripartizione dei crediti in dieci anni è ormai una possibilità concreta per chi ha scelto di usufruire dei bonus edilizi. Secondo quanto previsto dalla comunicazione effettuata dall’Agenzia delle Entrate, da domani sarà aperta la possibilità di fare domanda online: vediamo insieme come si potrà fare. 

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Da domani, martedì 2 maggio, accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile richiedere la rateizzazione lunga dei crediti accumulati accedendo ai bonus edilizi messi a disposizione del governo – stiamo parlando del Superbonus, del Sisma Bonus e del Bonus barriere architettoniche, che permettono di avere agevolazioni e detrazione in misura differente a seconda della soluzione prescelta.

Stando a quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, coloro che hanno effettuato la comunicazione della prima opzione nei tempi prestabiliti – ovvero entro il 31 marzo 2023 – potranno accedere alla ripartizione dei crediti in dieci anni. Vediamo insieme nel dettaglio come funziona.

Ripartizione dei crediti in 10 anni: come funziona?

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Sarà introdotta, proprio per favorire la scelta della ripartizione lunga per chi ha deciso di usufruirne, una nuova funzionalità tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, a cui basterà accedere nella sezione dedicata. Quali saranno i crediti che potranno essere inseriti nella ripartizione in dieci anni? Ecco l’elenco dettagliato degli interventi che potranno essere rateizzati più a lungo di quanto inizialmente previsto:

  • quota residua dei crediti che fanno riferimento all’annualità 2022
  • crediti che fanno riferimento alle comunicazioni di opzioni per la cessione dei crediti e lo sconto in fattura del Superbonus entro il 31 ottobre
  • rate del 2023 (anche del Sisma bonus e del Bonus barriere architettoniche), a patto che la comunicazione sia stata effettuata entro il 31 marzo 2023

Per il momento potranno accedere solo i cittadini beneficiari del bonus alla sezione per la ripartizione dei crediti in 10 anni, mentre da luglio la piattaforma sarà accessibile anche agli intermediari (enti del patronato oppure delegati).