Bonus edilizi e cessioni: il punto della situazione

Si è parlato molto negli ultimi periodi dei bonus edilizi 2023, che hanno subito uno stop. A fare chiarezza sull’attuale situazione è stato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

partita iva

È stato “improvvisamente” messo in stand by il mercato dei bonus edilizi nel 2023, che il Governo Meloni ha cercato quanto prima di giustificare. Lo ha fatto facendo sì che venissero condivise le cifre aggiornate, così da chiarire con i cittadini come mai sia stata fermata la credibilità delle detrazioni.

Ciò che è accaduto riguarda le imprese che dopo avere pratico lo sconto in fattura, non sono riuscite a cedere i crediti corrispondenti alla detrazione. Ne è conseguita una grave crisi di liquidità.

Comunque sembra che il momento finora rimasto “ghiacciato” possa sciogliersi perché le banche arrivano ad avere un’effettiva capienza fiscale che nel complesso è pari a 7,2 miliardi di euro; ciò rende loro possibile l’acquisto di ulteriori crediti fiscali.

Almeno così si è espresso Ernesto Maria Ruffini nonché il direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale ha fatto il punto della situazione in audizione sul disegno di legge di conversione del DL 11/2023.

Ruffini chiarisce la situazione sui Bonus edilizi 2023

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L’attuale situazione sui bonus edilizi 2023 ha allarmato molti cittadini, ma ora qualcosa potrebbe sbloccarsi: a spiegarlo il direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale ha anche condiviso i dati aggiornati sullo stato dei bonus edilizi del 2023 nonché quelli relativi alle stagioni passate.

Il direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini nel corso dell’audizione in commissione Finanze della Camera sul Superbonus ha spiegato:

Esaminando i dati dei modelli F24 presentati nel 2022, risulta che le banche hanno versato 20,4 miliardi di euro di tributi e contributi, che possono ragionevolmente ritenersi ricorrenti e hanno utilizzato in compensazione crediti per complessivi 3,7 miliardi di euro, altrettanto ricorrenti (diversi dai bonus edilizi). Pertanto, considerando le rate dei bonus edilizi attualmente a disposizione delle banche per il 2023, pari a circa 9,5 miliardi di euro, risulterebbe una capacità di acquistare e assorbire in compensazione ulteriori bonus edilizi per circa 7,2 miliardi di euro su base annua (debiti ricorrenti 20,4, meno rata anno 2023 bonus edilizi 9,5, meno crediti ricorrenti 3,7).

L’analisi di Ruffini chiarifica dunque come possano effettivamente esserci buoni margini di miglioramento per i bonus edilizi nel 2023 e anche negli anni successivi.