Bonus dipendenti e welfare aziendale: gli ultimi aggiornamenti INPS, cosa sapere

Sono appena state aggiornate da parte dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) le specifiche relative ai bonus per i dipendenti e, più in generale, del welfare aziendale. Vediamo nel dettaglio cosa è importante sottolineare e come rimanere aggiornati.

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Lo scorso 31 maggio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) ha diffuso la circolare n. 49/2023, cui testo riporta nel dettaglio tutto ciò che riguarda il welfare aziendale e le recenti modifiche apportate ai diversi bonus per i dipendenti.

È il Nuovo Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR) a disciplinare il welfare aziendale, il quale può essere definito come l’insieme di tutte le manovre volte a migliorare la qualità lavorativa e di vita del dipendente, così da arrivare, appunto, al “benessere aziendale”.

E l’ultimo testo pubblicato dall’INPS raccoglie tutte le informazioni per comprendere le novità introdotte relative ai bonus per i dipendenti e, più in generale, per avere una chiara panoramica del welfare aziendale.

Welfare aziendale: cosa dice la nuova circolare

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Dai cambiamenti apportati dall’ultimo decreto lavoro fino al regime semplificato per i premi di risultato, il documento pubblicato il 31 maggio dall’INPS dona agli interessati tutte le informazioni utili per comprendere le novità e le trasformazioni dal punto di vista del welfare aziendale.

Nel dettaglio, la circolare n.49 spiega la novità introdotta dal decreto lavoro, cioè che per il periodo di imposta 2023, i lavoratori dipendenti con figli potranno beneficiare della soglia dei fringe benefit, elevata a 3.000 euro.

Oltre all’innalzamento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per i dipendenti con figli,
l’INPS specifica anche tutto ciò che riguarda il welfare quindi prestazioni, opere e servizi che il datore mette in atto nei confronti dei dipendenti per migliorarne tanto la vita lavorativa quanto la vita privata. Forme retribuite che, sotto una certa soglia, non concorrono alla formazione di reddito.

Infine per i premi di risultato e le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili per i dipendenti del settore privato, rimane il regime fiscale agevolato già reso steutturale dalla Legge di Bilancio del 2015 e dalla Legge di Bilancio del 2016.

Ciò significa che viene applicata un’imposta sostitutiva IRPEF pari al 10 per cento (al 5 per cento per il 2023) entro il limite d’importo pari, allo stato, a 3.000 euro lordi, ma i dipendenti possono anche chiedere di riceverle come benefit, esenti sia dap punto di vista fiscale che contributivo.