Bonus 200 euro: cambiano i requisiti, nuovi beneficiari, riesaminate le domande

11/02/2023

Coloro che erano rimasti “fuori” dalla possibilità di ricevere il Bonus 200 euro perché non iscritti formalmente alla gestione separata dell’INPS possono tornare nella platea dei beneficiari dell’indennità. Secondo quanto riportato ufficialmente dall’INPS, è stato fatto un riesame delle domande per il bonus: ecco chi potrà riceverlo e perché. 

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Chi ha inoltrato la domanda per ricevere il bonus INPS da 200 euro – con eventuale integrazione di 150 euro – ma aveva visto rifiutata l’istanza perché non iscritto formalmente alla gestione separata, potrà comunque ricevere l’indennità. Questo è quanto comunicato in via ufficiale dall’INPS, che procederà ad un riesame delle domande ricevute e allargherà di conseguenza la platea di beneficiari dell’indennità.

Anche coloro che non risultano essere iscritti alla gestione separata potranno ricevere il bonus, a patto di rispettare però tutti gli altri requisiti richiesti per la procedura di domanda e accesso all’indennità. Vediamo insieme chi potrà beneficiare del riesame d’ufficio dell’INPS.

Bonus 200 euro: chi potrà riceverlo

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Le categorie che inizialmente erano state escluse – lavoratori che hanno un contratto co.co.co. (collaborazione coordinata e continuativa), assegnisti e dottorandi – perché non iscritte alla gestione separata dell’INPS, come era previsto dal Decreto Aiuti e dal Decreto Aiuti Ter, potranno invece rientrare tra i beneficiari dell’indennità.

Inizialmente le domande che erano state presentate da parte di assegnisti, dottorandi oppure lavoratori con co.co.co. erano state respinte nonostante fossero reperibili tutti i dati dei committenti in relazione al periodo di lavoro che è stato svolto dai dipendenti. In mancanza del requisito dell’iscrizione formale alla gestione separata, infatti, si era ritenuto impossibile procedere con l’erogazione del bonus.

Ora, però, l’interpretazione è cambiata. Basterà essere in possesso degli altri requisiti previsti dal bando per poter accedere al bonus da 200 euro – ed eventualmente anche all’integrazione di 150 euro. Sarà necessario poter verificare la presenza delle denunce Uniemens per il periodo prima del 18 maggio 2022 con la documentazione che attesta la contribuzione per l’attività svolta in base al ruolo lavorativo ricoperto (collaboratori, dottorandi oppure assegnisti).