Aumento dei contagi: tornano mascherine e smart working?

30/12/2022

Cresce la preoccupazione per i contagi da Covid-19 anche in Italia. Secondo quanto pubblicato nella circolare diffusa dal Ministero della Salute, si prevedono nuove misure e restrizioni nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare. Tra le ipotesi, il ritorno della mascherina nei luoghi chiusi e dello smart working per i lavoratori. 

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Dopo la situazione di allarme contagi in Cina e i controlli per i passeggeri in arrivo in Italia, anche il nostro paese si sta preparando per quella che potrebbe essere una nuova emergenza da Covid-19. Stando alla circolare del Ministero della Salute, se la situazione dovesse peggiorare, potrebbero tornare obbligatorie alcune misure di contenimento del contagio e di prevenzione, come mascherine e smart working.

Il documento fatto circolare dal Ministero della Salute serve a fornire spunti a livello regionale nel caso in cui aumentasse la richiesta assistenziale. In questo momento, stando a quanto dichiarato dagli esperti, è impossibile prevedere l’andamento della pandemia. Nonostante questo, però, “il nostro Paese deve prepararsi”.

Contagi in risalita: le previsioni del ministero

Nelle disposizioni elencate dal Ministero della Salute è prevista la reintroduzione dell’utilizzo delle mascherine al chiuso, smart working per alcune categorie di lavoratori, riduzione delle situazioni in cui potrebbe verificarsi aggregazione di persone ed eccessivo affollamento, intensificazione della campagna vaccinale con la quarta dose prevista in particolar modo per la categorie fragili.

Secondo quanto indicato nella circolare, l’utilizzo delle mascherine potrebbe essere necessario in particolare al chiuso per prevenire il contagio delle persone che sono maggiormente esposte al rischio di sviluppare la malattia in modo grave. Importante, anche, l’indicazione per le strutture sanitarie, che dovranno effettuare un’operazione di monitoraggio importante per prevenire un eccessivo aumento della richiesta di assistenza e ospedalizzazione da parte dei pazienti.

“Il Paese si deve preparare ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, tra cui l’influenza”, si legge nella circolare del Ministero.