Appena aperte le domande per il bonus revisione auto: ecco come ottenerlo

Sono state ufficialmente aperte le domande per il Bonus che permette di ricevere un contributo sulla revisione della propria auto, conosciuto come “Bonus veicoli sicuri”. Introdotto per la prima volta nel 2021, l’anno corrente sarà l’ultimo in cui sarà possibile ricevere il rimborso per le revisioni. Vediamo dunque come non perdere il bonus, quali sono i requisiti e come finalizzare la domanda.

bonus revisione

Aperte lo scorso lunedì mattina le domande per il Bonus veicoli sicuri, ovvero il contributo previsto per chi effettui la revisione della propria auto nel corso del 2023. Il contributo, come specificato dal Mit:

È erogato in favore dei proprietari di veicoli a motore che, dal 1° novembre 2021 e per i successivi tre anni, sottopongono il proprio veicolo alle operazioni di revisione di cui all’art. 80, comma 8, del Codice della strada.

Il Bonus veicoli sicuri è stato introdotto come sostegno ai cittadini per le revisioni effettuate dal primo novembre 2021, in quanto momento in cui è entrato in vigore l’aumento tariffario.

Abbiamo parlato dello stesso Bonus in un precedente articolo, specificando come il contributo introdotto per la prima volta nel 2021, si potesse richiedere fino allo scorso 31 marzo 2023, per le revisioni effettuate nel corso del 2022. Pochi giorni dopo la chiusura delle domande per le revisioni effettuate l’anno scorso, sono state aperte le nuove domande: vediamo allora come compilare le istanze online e cos’è richiesto per ottenere il contributo.

Come ottenere il contributo per la revisione della propria auto nel 2023

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Il 2023 sarà l’ultimo anno in cui si potrà beneficiare del bonus veicoli sicuri: da lunedì è possibile completare le istanze online accedendo sulla piattaforma del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che chiuderà definitivamente il 31 dicembre 2023.

Per presentare la domanda bisognerà dunque accedere al sito bonusveicolisicuri.it; per l’accesso è richiesto SPID livello di sicurezza 2, altrimenti CNS (Carta Nazionale dei Servizi),  oppure CIE (Carta di identità elettronica). Non ci sono richieste particolari, unici dati e documenti da avere sottomano sono la patente e la data della revisione.

Una volta completato l’accesso, la piattaforma informatica metterà a disposizione dei cittadini la modulistica per chiedere un rimborso di 9,95 euro a compensazione dell’aumento, pari alla stessa cifra, delle tariffe per la revisione dei veicoli a motore e rimorchi.

Si ricorda che il contributo può essere richiesto da ogni cittadino per un solo veicolo e per una sola volta e il pagamento effettivo sarà effettuato direttamente sul conto corrente inserito durante la compilazione dell’istanza online.