Alpi e Appennini senza neve: le conseguenze

Che il riscaldamento globale sia un problema fondamentale non è un mistero; ora sulle Alpi e sugli Appennini manca la neve, ulteriore dimostrazione della crisi attuale.

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Non è un problema da sottovalutare, anzi. Ed è chiaro da tempo. Il riscaldamento globale rende purtroppo sempre più chiaro quel che voglia dire vivere in un mondo con le temperature anomale e per quanto si provino ora ad adottare misure concrete per non fare innalzare ancora di più le temperature, il caldo anomalo dell’attuale inverno è impossibile da cambiare.

Basti pensare che le temperature solitamente fredde che segnano il periodo natalizio sono state ben diverse dal solito, con picchi “straordinari” durante l’ultimo dell’anno. L’ondata di caldo che ha caratterizzato molte zone d’Europa ha raggiunto l’apice il 1 gennaio 2023. L’ultimo report del servizio meteorologico nazionale del Regno Unito (Met Office) aveva preannunciato un Natale molto caldo e anche un 2023 con temperature particolarmente alte. Anzi, quello appena iniziato sarà l’anno più caldo di sempre a livello globale.

Le previsioni del Met Office mettevano già in evidenza che sarebbe stata l’Europa a risentire particolarmente del caldo atipico. Negli ultimi 30 anni le temperature nel continente sono aumentate di oltre il doppio della media globale, come riportato nell’ultimo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale e non è dunque una sorpresa che l’attuale stagione sciistica sia praticamente, quasi impossibile.

Una stagione sciistica senza neve

alpi e appennini

Diversi impianti noti per l’attività sciistica invernale stanno risentendo in maniera molto negativa delle conseguenze di una stagione invernale che invernale, non è.

Sulle Alpi e degli Appennini c’è assenza di neve o comunque la quantità di neve è talmente bassa che diversi impianti sono stati chiusi poco tempo dopo l’apertura; unica soluzione trovata in alcune località è la neve artificiale, che però comunque assicura i paesaggi invernali solo “a metà”. Le zone più colpite sono specialmente sotto i 2mila metri di altitudine.

La preoccupazione di chi “vive e guadagna” grazie alla neve è alle stelle e anche le prossime gare sciistiche risentono le conseguenze negative di un inverno atipico; basti pensare che ad Adelboden (Svizzera) manca la neve ma ci saranno  due gare maschili della Coppa del Mondo di sci alpino e quindi sono stati usati i cannoni per sparare neve artificiale come unica soluzione per non cancellare le competizioni. Invece le gare femminili in programma il 5 gennaio sulla pista di Crveni Spust vicino a Zagabria, in Croazia, sono state annullate per il troppo caldo.