Allarme contagi dalla Cina: tampone obbligatorio in Italia

29/12/2022

La situazione dei contagi da Covid in Cina si sta facendo sempre più allarmante anche per il resto del mondo. È per questo che anche l’Italia si sta muovendo per attuare delle misure di contenimento di un’eventuale nuova ondata di pandemia: il pericolo arriva dai voli provenienti dalla Cina, per i quali è stato disposto l’obbligo di tampone e quarantena.

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Stando ai controlli effettuati sui voli provenienti dalla Cina il 26 dicembre scorso, circa la metà dei passeggeri che sono sbarcati a Milano è risultata positiva al Covid (il 38% dei passeggeri sul primo volo e il 52% sul secondo volo). Una situazione allarmante, considerando anche quello che sta avvenendo in Cina, con una nuova ondata di contagi che rischia di mettere in ginocchio il paese.

E per questo dopo, dopo una prima ipotesi paventata martedì di tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina, è arrivata l’ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci. Per tutti coloro che viaggiano dalla Cina verso l’Italia sarà obbligatorio sottoporsi al tampone di controllo una volta raggiunto il nostro paese e ci sarà anche l’obbligo della quarantena per i positivi.

Allarme contagi: l’ordi‍nanza di Schillaci

La preoccupazione è elevata per il rischio che possa diffondersi in Italia un’altra variante e che di conseguenza si possano vanificare tutti i risultati raggiunti fino ad ora:

La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione del virus al fine di tutelare la popolazione italiana.

Per riuscire a limitare il rischio di un’altra ondata, Schillaci ha chiesto che si segua la stessa strada in tutta l’Unione Europea. Solo operando in maniera coerente e sinergica il rischio verrà abbassato. Per questo già giovedì è stato convocato un vertice dalla Commissione UE, che stabilirà come procedere con gli ingressi dalla Cina.

I paesi circostanti, come Taiwan, Malesia e Giappone si sono già mossi per introdurre il tampone obbligatorio a chi arriva dalla Cina. Stessa linea verrà seguita dagli Stati Uniti: per l’ingresso nel paese sarà richiesto il test negativo.