Accise Benzina: le bugie della Meloni e le sue giustificazioni

12/01/2023

Nelle ultime ore Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook risponde a chi accusa Fratelli d’Italia di non aver mantenuto le promesse fatte circa il caro benzina. Meloni sostiene che non c’erano abbastanza fondi per abbassare le accise. 

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Giorgia Meloni con un commento su Facebook alla sua ultima puntata degli Appunti giustifica Fratelli d’Italia sul caro benzina:

L’opposizione fa notare che nel programma di FdI c’era, tra i punti, una voce sulla sterilizzazione delle entrate dello Stato su energia e carburanti, con un’automatica “riduzione di Iva e accise”. Significa che se hai maggiori entrare dall’aumento dei prezzi del carburante le utilizzi per abbassare le tasse. Ma noi non avevamo maggiori entrate, ovviamente. Quindi si tratta di un impegno molto diverso dal “taglieremo le accise”. Obiettivo che continuiamo a condividere e sul quale lavoreremo, ma impegno che nell’attuale contesto non potevamo prenderci.

Intanto molti gestori ipotizzano lo sciopero ed è in programma anche una riunione tra Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio nel pomeriggio, che hanno anche chiesto un incontro con il Governo per fare il punto dopo il decreto.

Giorgia Meloni e le accise sulla benzina: il suo commento

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In un video diffuso sui suoi canali la premier prosegue:

Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale. Ci dicono che abbiamo sbagliato i calcoli io ho sentito di tutto, io il prezzo della benzina lo sto monitorando. Il dato che è stato pubblicato sul sito ministero Made in Italy era 1.812, un prezzo che ci piacerebbe più basso però quanto cambia rispetto a quello vissuto negli anni precedenti. Per tagliare le accise non avremmo potuto aumentare il fondo sulla sanità, la platea delle famiglie per calmierare le bollette domestiche, per i crediti delle pmi: tutte queste misure sarebbero state cancellate per prevedere il taglio della accise.

Poi aggiunge:

La gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire. In cdm abbiamo deciso di rafforzare le norme sanzionatorie per chi non adempie alle comunicazioni previste dalla legge e abbiamo stabilito che ogni benzinaio esponga il prezzo medio giornaliero. Io sono convinta delle scelte che ho fatto perché penso che fosse più sensato aiutare chi ha il salario basso, chi non aveva un posto di lavoro, chi non riesce a fare la spesa piuttosto che usare le risorse per consentire diciamo a me, parlo di me, che comunque ho uno stipendio di tutto rispetto di pagare la benzina di meno. Questo è un governo che deve fare delle scelte.

Provvedimenti che per stanno facendo salire le proteste dei consumatori.