Tregua fiscale, come regolarizzare: pagamenti non effettuati, controversie in sospeso, modello F24

Grazie alla tregua fiscale prevista per l’annualità 2023 è possibile regolarizzare la propria posizione con il fisco provvedendo alla risoluzione delle controversie e dei pagamenti omessi o non effettuati. Come si può procedere alla regolarizzazione? Tramite l’Agenzia delle Entrate, è possibile farlo anche con il modello F24. 

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Sono stati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate i codici tributo per poter regolarizzare la propria posizione con il fisco. Con la tregua fiscale prevista per il 2023, infatti, potranno essere risolti e sanati tutti i pagamenti non effettuati oppure omessi, le controversie tributarie rimaste in sospeso, oppure le violazioni tributarie.

Per sanare queste irregolarità – nel caso in cui siano state commesse entro il 31 ottobre 2022 e nel caso in cui non siano rilevati per il calcolo dell’imponibile su cui poi vengono pagate le tasse, l’IVA o l’Irap – basterà munirsi di un modello F24 e versare il contributo di 200 euro per ognuno dei periodi di imposta che si riferiscono alle violazioni compiute.

Il pagamento deve essere effettuato entro il 31 marzo 2023 se si sceglie di farlo attraverso un’unica soluzione, se invece si opta per due diverse rate, la seconda può essere versata entro il 31 marzo 2024.

Fisco: come mettersi in regola

Se invece le situazioni da regolarizzare fanno riferimento al periodo antecedente al 31 dicembre 2021, allora è possibile procedere con un altro metodo per ottenere la soluzione della violazione. In questo caso, infatti, sarà necessario pagare 1/18 del minimo edittale delle sanzioni secondo quanto previsto dalla legge – considerando poi in aggiunta gli interessi e le imposte dovute.

Cambia anche la modalità in cui effettuare il pagamento: sono previste in questo caso otto rate da pagare a scadenza trimestrale. La prima rata ha come scadenza sempre il 31 marzo 2023.