Milleproroghe: addio al Superbonus? Le novità

Stando agli ultimi emendamenti al decreto Milleproroghe, non è prevista l’attesa proroga del Superbonus per le ristrutturazioni; ecco tutte le novità più importanti.

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Tra le novità da sottolineare relative agli emendamenti al decreto Milleproroghe, nel quale sono confluite diverse misure anche a causa del poco tempo (circa un mese) che il nuovo Governo ha avuto per approvare la manovra finanziaria, ciò che riguarda il Superbonus.

È infatti saltata l’attesa proroga al Superbonus per le ristrutturazioni delle abitazioni unifamiliari, cosiddette “villette”. Inizialmente il termine ultimo fissato al 31 marzo sembrava sarebbe stato spostato a data da definirsi, invece nella giornata di ieri è stata confermata la suddetta scadenza come ultima data.

Milleproroghe: le novità

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Oltre alla marcia indietro da parte del Governo sulla proroga del Superbonus per le ristrutturazioni delle abitazioni unifamiliari, il Governo ha anche deciso di ritirare due emendamenti: uno che prevedeva un regime fiscale favorevole sulle plusvalenze delle società sportive e l’altro introdotto nel 2014 che prevedeva, nel caso di nomine che riguardino pensionati, incarichi solo a titolo gratuito e della durata massima di un anno (norma introdotta nel 2014 dall’allora ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia).

Buona notizia invece per i dehors: il governo ha scelto di prorogare (fino al 31 dicembre 2023) le norme sui dehors liberi, che erano state introdotte durante la recente pandemia. Se dunque alcuni cittadini sono delusi per la mancata proroga del Superbonus, altri gioiscono per l’emendamento rivisto dal governo riguardo i dehors; ad esprimersi nell’immediato la Fipe-Confcommercio che ha parlato di:

Soddisfazione e apprezzamento per l’approvazione dell’emendamento proposto dal governo che prevede l’ulteriore esonero dall’autorizzazione paesaggistica e culturale per i dehor.

Se da un lato si è trovato il modo di soddisfare alcune richieste e dall’altro non del tutto, ci sono anche questioni che rimangono in sospeso. Non si è infatti mosso niente per quanto riguarda le concessioni balneari, questione al quanto controversa che dovrà attendere ancora per essere snellita.

Invece nuova proroga che dal 31 marzo vede come data ultima il 30 giugno 2023 per ciò che concerne le domande per accedere al Fondo garanzia prima casa per chi ha meno di 36 anni. Infine nuovo emendamento che pone la nuova scadenza al 2026 per potere fare accordi sui prepensionamenti fino a 7 anni di anticipo, e che prevede il pagamento della pensione da parte del datore di lavoro.