Manovra, novità importanti: pensioni minime e nuovi bonus

I tempi per l’approvazione della Manovra si stanno allungando. Nel frattempo spuntano le prime importanti novità in seguito agli emendamenti che stanno arrivando in Commissione di Bilancio: pensioni, nuovi bonus e reddito di cittadinanza sono solo alcuni degli argomenti su cui si sta ancora discutendo. 

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Si prolungano i lavori sul testo della Manovra. Secondo una previsione approssimativa, stando a quanto viene riportato, si darà mandato al relazione della commissione solo lunedì in tarda serata. In questo modo si lavorerà sul testo martedì per poi presentare la Manovra il giorno successivo: un ritardo sulle tempistiche che erano state indicate in precedenza, che però dovrebbe esaurirsi prima di Natale.

In attesa di capire quando sarà il momento decisivo per chiudere i lavori sulla Manovra, emergono delle indiscrezioni sugli emendamenti arrivati in Commissione di Bilancio. In particolare si tratta di temi come pensioni, reddito di cittadinanza e bonus per il settore green: andiamo a vedere insieme quali sono le misure che potrebbero rientrare nella Manovra per il 2023.

Manovra: tutti gli emendamenti

Una delle prime vere novità della Manovra riguarda l’intesa che sarebbe stata raggiunta sulle pensioni minime, che saranno portate a 600 euro per coloro che hanno un’età superiore ai 75 anni. La proposta era stata lanciata da Forza Italia e la maggioranza avrebbe trovato un punto d’intesa su una misura che sicuramente costituirà un supporto per i cittadini che si trovano in difficoltà ad arrivare a fine mese.

Tra le novità previste dagli emendamenti, anche un bonus per chi sceglierà di acquistare una casa ad alta efficienza energetica (quindi classe A o B). Sarà infatti prevista la detrazione dell’Iva al 50% per incentivare il mercato immobiliare, puntando su quelle caratteristiche fondamentali per il rispetto dell’ambiente.

Si lavora anche ad una riformulazione del reddito di cittadinanza, con l’ipotesi di prevedere l’estensione del sussidio per sette mesi (invece che per otto mesi).