I prezzi dei carburanti ancora in aumento?

L’Europa rischia nuovi rincari dopo che da oggi, Domenica 5 febbraio, scatta un altro embargo dopo quello alle importazioni di greggio via mare del 5 dicembre 2022. Comunque stando alle previsioni degli esperti, l’Italia non dovrebbe vivere gravi conseguenze.

carburanti

Oggi, 5 febbraio 2023, l’Europa dà il via a nuove misure che vietano di importare prodotti petroliferi (quindi anche i derivati del greggio pronti all’uso, come il gasolio) dalla Russia, uno dei principali produttori, nonché Paese che garantisce gasolio di alta qualità.

Le sanzioni UE che oggi entrano in vigore potrebbero provocare danni a Mosca che dovrà rallentare la produzione dei giacimenti mentre i prezzi già da tempo aumentati del diesel e della benzina potrebbero subire ulteriori rincari.

L’Europa che stando ai dati Unem durante lo scorso anno ha importato un totale di 25 milioni di tonnellate di gasolio dalla Russia (degli 80 complessivi, quindi l’importazione dal Paese rappresenta il 30% del totale) dovrà dunque sostituire una percentuale non indifferente.

Le conseguenze dell’embargo in Italia

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Per quanto potranno esserci aumenti, l’Italia – che già ha vissuto un considerevole aumento dei prezzi –  appare comunque  il Paese meno “dipendente” dall’importazione dalla Russia, con il “solo” 5%.

Invece, a dovere trovare alternative saranno altri Paesi europei che hanno sempre fatto conto sulle importazioni dalla Russia: la Germania con il 30%, il Regno Unito (29%), la Francia (27%), l’Olanda (27%) e i Paesi baltici (50%).

Il Corriere della Sera ha riportato le parole dell’esperto di energia e analista per diverse riviste specializzate, Salvatore Carollo, il quale ha fatto il punto della situazione per l’Italia, affermando che il Bel Paese non dovrebbe subire gravi conseguenze:

Teoricamente l’Italia non ha bisogno di nulla, perché il saldo tra il gasolio prodotto e quello esportato è positivo.

Piuttosto, il vero problema è sulla qualità in quanto la Russia, oltre a essere produttrice fondamentale, offre anche una particolare qualità:

Il problema è la qualità. In Italia abbiamo normative molto severe sui carburanti e con i prodotti che escono dalle nostre raffinerie non riusciamo a soddisfare del tutto la domanda: non abbiamo quindi una mancanza in assoluto, ma una mancanza di gasolio della qualità richiesta dal mercato, che prima soddisfacevamo con il gasolio russo. Mosca non soltanto è una grande produttrice, ma offre un gasolio di qualità.