Bonus mamma domani: cosa cambia nel 2023

Un importante sostegno alla genitorialità è quello che deriva dal Bonus Mamma domani. Tuttavia per il 2023 lo stato sembra aver deciso di invertire la rotta e di non offrire più alle famiglie questo importante sussidio. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Parents and kids watching television in living room

L’assegno unico andrà a sostituire vari incentivi statali, fra cui anche il Bonus Mamma domani. Il nuovo piano fa sì che per il 2023 non sia previsto alcun premio alla nascita.

A sostituire il bonus c’è però l’assegno unico, cui i neo genitori possono far domanda, per un importo base che va da un minimo di 50 a un massimo di 175 euro a cui devono aggiungersi le maggiorazioni che si possono richiedere dal settimo mese di gravidanza. L’assegno unico va quindi a sostituire con un unico bonus:

-il bonus mamma domani, premio alla nascita o all’adozione;
-l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
-gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
-il bonus bebé;
-le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Bonus Mamma domani: nessun incentivo per il 2023, ma arriva l’assegno unico

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Come cambia per il nuovo anno il bonus Mamma domani? Come anticipato il bonus non esiste più sotto tale dicitura, ma è possibile avere i medesimi diritti con l’assegno unico.

Vanno però richiesti fuori dall’assegno unico, solo due misure: la maternità comunale, per un valore complessivo di 383,46 euro mensili, per massimo 5 mensilità e il bonus asilo nido che può essere richiesto all’INPS entro e non oltre il 31 dicembre 2023 e che consente di ottenere fino a 3.000 euro in base al reddito.

Il nuovo assegno unico è ottenibile a partire dal settimo mese di gravidanza, sia per lavoratrici e lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratrici e lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati che rispettano i requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno previsti dalla normativa.

La richiesta dell’assegno unico va fatta entro 120 giorni dalla nascita del bambino o della bambina. In base all’isee è possibile ottenere da 50 fino a 175 euro. L’importo, al compimento dei 18 anni di età del figlio o della figlia, si dimezza ma si può conservare fino a 21 anni secondo specifici requisiti.