Bonus figli, cambia tutto: nuove regole nel Decreto Lavoro

In questi giorni il governo Meloni e il suo esecutivo sono in fase di trattative e discussioni per valutare cosa fare con il prossimo decreto Lavoro. Sembra infatti che potrebbero presto arrivare dei cambiamenti importanti, specie per quanto riguarda il bonus figli: ecco cosa cambierà!

pexels-josh-willink-701014

Per chi ha figli a carico bisogna fare attenzione, con il nuovo bonus figli previsto dal Decreto Lavoro del governo Meloni ci potrebbero essere dei cambiamenti molto importanti. Ad oggi, sappiamo che il governo sta discutendo essenzialmente su due punti: portare i fringe benefit a 1.000 euro per tutti, e la creazione di un nuovo bonus figli detassato da 660 euro per un massimo di 3 figli.

Il governo Meloni è attualmente al lavoro per modificare il Dl Lavoro. L’ultimo Dl era stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso primo maggio, ma ora si discute se cambiare di nuovo la norma abbassando ulteriormente la soglia massima dell’esenzione fiscale a 1000 euro per tutti i dipendenti.

Con le modifiche i fringe benefit sarebbero i seguenti:

-1.000 euro i lavoratori senza figli
-1.660 euro per i lavoratori con un figlio a carico
-2.320 euro per i lavoratori con due figli a carico
-2.980 euro per i lavoratori con tre o più figli a carico

Decreto Lavoro: nuovi bonus per chi ha figli a carico?

bonifico-1280×720-1
In sostanza, con le nuove modifiche chi ha almeno tre figli non subirà grosse modifiche rispetto a prima, mentre per chi non ha figli a carico ci sarà il medesimo Fringe benefit per tutti quanti. Le possibilità per le aziende sono o un aumento di stipendio, oppure, come stabilito dall’articolo 51 del comma 3 del Tuir proporre i seguenti beni e servizi:

-buoni spesa e buoni benzina
-ricariche telefoniche
-buoni per gli acquisti online
-regali e cestini natalizi
-autovettura uso promiscuo
-interessi su prestiti
-polizza rischi extra professionali
-fabbricati concessi in uso abitativo, senza obbligo di dimora
-pagamento o rimborso delle utenze domestiche del servizio idrico, dell’energia elettrica e del gas naturale

Non possono invece essere un sostitutivo dei fringe benefit i rimborsi per le spese di viaggio, i servizi per l’assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti, i buoni pasto, le assistenze sanitarie integrative.