Bonus dipendenti pubblici: cifra, domanda e requisiti
Nuovo bonus in arrivo – con formula una tantum – per i dipendenti pubblici. La misura, annunciata nella nuova manovra di bilancio, va a sostituire gli scatti contrattuali, che invece non rientreranno nei finanziamenti. Il bonus ammonterà all’1,5% della retribuzione ricevuta dal dipendente pubblico.
La Legge di Bilancio, approvata dal Governo Meloni, ha approvato un bonus per i dipendenti pubblici che andrà a sostituire gli scatti contrattuali, che non rientrano tra le misure approvate e finanziate dalle manovra. Secondo quanto previsto, il bonus seguirà la formula “una tantum“, e avrà uno stanziamento complessivo pari a un miliardo di euro.
Il bonus è destinato ai dipendenti pubblici, e la quota dipenderà dallo stipendio del singolo. In generale il bonus sarà erogato su 13 mensilità, e la quota corrisponderà all’1,5% della retribuzione ricevuta: coloro che ne beneficeranno maggiormente saranno i diplomatici, che raggiungeranno una cifra superiore a 100 euro.
Bonus dipendenti pubblici: a quanto ammonta
Secondo le proiezioni stilate, con riferimento alla tabella dell’Economia e delle Finanze, per coloro che rientrano tra i dipendenti pubblici in fascia 1 ci sarà un bonus che arriverà a 23,17 euro, mentre i capi dipartimento arriveranno a 66,80 euro. Nella media, invece, la cifra che potranno ricevere i funzionari, che si attesta tra i 20 e i 40 euro.
Se si passa alle amministrazioni locali, ci sarà un bonus di 52,22 euro per i segretari A e B – stesso importo previsto anche nel settore della scuola per i dirigenti scolastici e nel mondo della sanità per dirigenti medici – mentre inferiore è la cifra per la categoria A1 (che potrà contare su un aumento di 22,56 euro). Approfondendo l’ambito della scuola, un docente con massima esperienza potrà aspirare ad un bonus di 42,30 (nella scuola secondaria, mentre per la primaria si parla di 38,17 euro).
Coloro che potranno ricevere la cifra maggiore sono gli ambasciatori: 131,60 il bonus previsto per loro.
