Bonus contro il caro energia: in arrivo contributo da 3000 euro

In seguito all’aumento dei costi dell’energia è stata prevista una nuova misura, che mira ad innalzare la soglia dei fringe benefit aziendali. Si tratta di un bonus che può essere erogato dalle aziende private e che è esente da qualsiasi tipo di tassa: da 600 euro il contributo passa a 3000 mila euro. Chi può beneficiarne? Scopriamolo insieme. 

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Per cercare di sostenere le famiglie che dovranno fronteggiare il caro energia, c’è una nuova misura che sarà valida fino a dicembre 2022. Stiamo parlando del cosiddetto “bonus dipendenti“, che può essere erogato dalle aziende del settore privato, mentre le società pubbliche sono escluse a priori dalla possibilità di elargire questa misura di sostegno ai loro dipendenti.

L’obiettivo, attraverso l’innalzamento della soglia dei fringe benefit aziendali, è quello di aumentare lo stipendio dei dipendenti attraverso un contributo che può essere utilizzato anche per le spese domestiche, che con il caro energia stanno crescendo a dismisura. Ma come funziona il bonus dipendenti? Scopriamolo insieme!

Bonus dipendenti: fino a 3000 euro

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La soglia dei fringe benefit aziendali, esclusivamente prendendo in considerazione l’arco temporale del 2022, è stata innalzata da 600 a 3000 euro. Questo contributo, se viene collegato al pagamento delle bollette o a sistemi di welfare aziendale non viene tassato, perché non è considerato reddito imponibile. 

Ovviamente il bonus può essere utilizzato per le spese che fanno riferimento alle utenze domestiche degli immobili in cui abita il dipendente (o in alternativa il coniuge oppure i suoi familiari) che ha avuto il contributo.

Non è prevista alcuna domanda per richiedere il bonus dipendenti, perché la scelta di elargire il contributo rimane in capo all’azienda, che può scegliere in maniera del tutto libera se ritiene di voler dare questo supporto ai propri dipendenti oppure no. Ed è proprio questo uno dei nodi cruciali della misura a sostegno dei lavoratori: secondo le prime stime, infatti, il bonus arriverà a circa il 17% dei dipendenti, una parte esigua della platea.