Cortina, chiude l’Hotel Miramonti: non è più a norma

20/01/2023

L’Hotel Miramonti, uno degli alberghi più famosi della “dolce vita” di Cortina, è costretto a chiudere in seguito ad un’ordinanza che segnala la mancanza di documenti per poter essere a norma. Entro il fine settimana tutti gli ospiti della struttura dovranno abbandonare l’hotel, seguendo quella che è l’ordinanza del primo cittadino. 

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Il primo cittadino di Cortina, Gianluca Lorenzi, ha firmato un’ordinanza per la chiusura di uno degli hotel noti per la “Dolce vita” di Cortina. Stiamo parlando dell’Hotel Miramonti Majestic. L’ordinanza è stata eseguita dopo un controllo compiuto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco: in quell’occasione, che risale al 3 gennaio scorso, si erano evidenziate delle carenze.

In seguito ai problemi che erano stati riscontrati, è stato necessario predisporre la chiusura della struttura. Per questo entro la fine di questa settimana, e più precisamente entro domenica 22 gennaio, tutti gli ospiti dell’hotel dovranno abbandonare l’albergo, nonostante la cifra pagata per il soggiorno (che ha un costo complessivo che va dai 3mila euro ai 6mila euro).

Hotel Miramonti: l’ordinanza di chiusura

L’ordinanza di chiusura arriva in una settimana cruciale per il turismo e per Cortina, visto che in questo weekend sono in programma le prime gare del Mondiale femminile di sci. Le motivazioni dell’ordinanza di chiusura sono state chiare: le segnalazioni sono state fatte il 26 settembre, ed era stata fatta una comunicazione alla struttura per cercare di sistemare la situazione.

“Tale prescrizione non è risultata osservata“, e da qui è stata lanciata l’ordinanza di chiusura nel giro di due giorni. Tutto era partito dalla denuncia inoltrata da Matteo Corsini, che aveva scoperto delle infiltrazioni d’acqua sul muro e da lì aveva pubblicato dei filmati che avevano evidenziato la decadenza della struttura: perdite d’acqua, fili penzolanti, tendine fatte da tessuto infiammabile, prese della corrente staccate e non consone alle normative antiincendio.

Ecco perché ora la struttura sarà chiusa al pubblico in attesa di rientrare nei parametri che sono stati giudicati non conformi.