Mutui da record: i tassi continuano a salire

Secondo un’indagine condotta da Bankitalia, i mutui in Italia hanno raggiunto livelli record, con i tassi che si profilano in continua crescita anche nel 2023. Un aiuto importante potrebbe arrivare dalle misure previste dal governo, che dovrebbero dare la possibilità di rinegoziare il mutuo. 

I mutui in Italia continuano a salire. I dati, riportati da un’indagine condotta da Bankitalia, evidenziano una situazione che ha toccato livelli record. Prendendo in considerazione il mese di novembre, ad esempio, i tassi di interesse comprensivi delle spese accessorie hanno fatto registrare un aumento pari al 3,55% (ancora in crescendo rispetto a quello registrato nel mese di ottobre, quando si era attestato ad un +3,23%).

Il dato allarmante, però, arriva dal confronto con il passato. Secondo quanto riportato, infatti, si sono toccati i livelli massimi dal 2014. Un aumento che riguarda anche le rate a tasso variabile (passate da una media di 456 euro al mese a 619 euro al mese). Per quanto riguarda le previsioni future, secondo Bankitalia i tassi non accenneranno a diminuire, anzi, l’aumento dovrebbe essere costante anche nel 2023.

Mutui in aumento: le decisioni del governo

I variabili, stando alle previsioni effettuate, dovrebbero continuare a salire, facendo aumentare ancora le rate del mutuo anche nei prossimi mesi del 2023. Nel caso di aumenti che mettono in seria difficoltà le famiglie italiane, il governo ha cercato delle soluzioni che possano andare incontro a chi si trova impossibilitato a sostenere le nuove rate del mutuo. 

Nel caso di finanziamento inferiore ai 200mila euro e reddito Isee sotto la soglia dei 35mila euro, è possibile presentarsi nella propria banca e rinegoziare il mutuo, passando dal tasso variabile al tasso fisso. Non solo, un’altra possibilità è quella di accordarsi per un mutuo a tasso variabile con cap: una soglia che rappresenta un tetto massimo per la rata del mutuo, che non potrà quindi aumentare oltre quella cifra.